UN’AZIENDA

CON LA LUCE DENTRO

1951

Da una

gomma forata…

Tutto ha inizio con un uomo, Isidoro Caoduro, un laboratorio di 250 mq in centro a Vicenza e successivamente di 750 mq, la gomma forata di una Topolino e il rappresentante di un’azienda inglese. L’incontro fa scoprire a Isidoro le infinite possibilità della materia plastica, che lui decide di sfruttare per dare il via ad una nuova impresa. È il 1951, l’anno in cui la nostra storia comincia.

Anni '60

F.lli Caoduro SNC

Isidoro Caoduro assieme ai figli Carlo e Paolo trasferiscono la sede in provincia di Vicenza ad Olmo di Creazzo, ampliando l'area produttiva ad oltre 2500 mq e facendo nascere la F.lli Caoduro snc. Fin dagli anni ’60 introduciamo lucernari monoblocco componibili sui tetti degli stabilimenti industriali illuminando i locali sottostanti in maniera sostenibile e naturale. Un lato “green” che ci ha contraddistinto e che non abbiamo più abbandonato.

1977

La nostra

nuova sede

Un periodo di grandi emozioni: alla fine degli anni Settanta prendono forma i nostri nuovi stabilimenti a Cavazzale, in provincia di Vicenza, l’azienda assume il carattere di una Società per Azioni (S.p.A.) e diventiamo sempre più punto di riferimento per il mercato internazionale. Collaboriamo con professionisti del calibro di Renzo Piano, con cui realizziamo moduli curvi in policarbonato monolitico che diventeranno parte integrante dei padiglioni itineranti di IBM.

16.000 mq superficie

Fine anni '80

I pezzi più grandi

al mondo

A volte le dimensioni contano. Tra il 1989 e il 1990 diamo alla luce i più grandi pezzi al mondo in policarbonato, che superano i 15 mq di estensione: siamo l’unica azienda in grado di termoformare una lastra piana in un unico blocco mantenendo tutte quelle che sono le sue caratteristiche di luminosità e resistenza. Le lastre di grandi dimensioni diventano così protagoniste di tutti i nostri progetti più ambiziosi.
In occasione dei Mondiali di calcio che si svolgono in Italia nel 1990, realizziamo la copertura di 45.000 mq dello stadio San Paolo di Napoli (ora intitolato al campione Diego Armando Maradona) e dello Stadio delle Alpi a Torino e parte dello stadio di Palermo. Un lavoro che metterà in risalto i prodotti Caoduro come standard per l’illuminazione zenitale in ambito sportivo e industriale.

Inizio anni ‘90

Giorni d’ambizione

In questi anni ci affermiamo definitivamente anche oltreconfine, grazie ad opere come il ponte pedonale coperto sulla Moscova, la copertura dell’università di militare di Mu’tah in Giordania, l’Hotel Don Giovanni di Praga, l’aeroporto di Bucarest.
In Italia lavoriamo su strutture industriali e centri commerciali producendo i primi evacuatori di fumo e calore, avviando un percorso lavorativo parallelo incentrato sulla sicurezza negli stabilimenti di produzione industriale. Riceviamo inoltre importanti commissioni per il Museo Ferrari di Maranello, La Scala di Milano e La Fenice di Venezia.

Fine anni ‘90

Fare

e far sapere

Nel 1987 lanciamo il Premio “Andrea Palladio” riuscendo ad ospitare più di 68 Paesi e 680 opere realizzate durante la quinta ed ultima edizione nel 1993 che ha visto la regina Nur di Giordania come ospite d’onore e il presidente del Senato dell’epoca Giovanni Spadolini. In quegli anni sviluppiamo una serie di importanti collaborazioni internazionali con i giurati dei concorsi come il Professor Francesco Dal Co, Rafael Moneo, James Stirling e Manfredo Tafuri.
Alla fine del decennio nel 1997 nasce con il nostro contributo il Premio internazionale alla committenza di architettura Dedalo Minosse, tutt’ora in essere, che premia a cadenza biennale il committente di un’opera architettonica. Si tratta dell’unico riconoscimento internazionale che non premia l’architetto ma la committenza ed intende promuovere la qualità nelle trasformazioni nel territorio.

Primo decennio del 2000

Una continuità

di successo

Operiamo con successo su vari fronti, nazionale ed estero, confermando un primato che è fatto di riconoscimenti e credibilità. Interveniamo su edifici storici di pregio installando lucernari e cupole su edifici come la Biblioteca di Varsavia ed il tetto di Palazzo Vecchio di Firenze, e sui nuovi edifici industriali, tra cui gli stabilimenti Luxottica nel Bellunese, fino a progetti più contemporanei e all’avanguardia, come le strutture del circuito di Formula 1 a Yas Marina negli Emirati Arabi Uniti.

Oggi

Primi

da sempre

Continuiamo a lavorare e a studiare per migliorarci, focalizzando le nostre energie nella ricerca dei materiali e delle tecniche. Siamo titolari di oltre cento brevetti, che accrescono il valore dei nostri prodotti: questi sono riconoscibili grazie alle scrupolose progettazioni e alla qualità delle materie prime, che li rendono eccellenti dal punto di vista estetico, funzionale e nella prova del tempo. Nel frattempo la nostra sede di Vicenza si amplia con la costruzione di un nuovo magazzino computerizzato di circa 3.000 mq coperti.